Un anno per mettersi alla prova, per conoscere se stessi e fare nuove amicizie; per condividere con altri giovani i propri vissuti attraverso la dimensione comunitaria e la sensibilizzazione. L’intento è quello di proporre un’esperienza che cerchi e costruisca senso. Un’esperienza che davvero cambia e che permetta ai volontari di riflettere sulle proprie scelte di vita, vocazionali, professionali, sociali e possibilità di approfondimento spirituale. Si intende offrire ai giovani in servizio civile un percorso di impegno e di formazione che permetta di dare loro la possibilità di vivere durante l’anno di Servizio Civile l’esperienza della “dimensione comunitaria” che è aspetto qualificante del progetto. Non si tratta di una semplice “convivenza”, ma della proposta di ripartire da se stessi per vivere e confrontarsi insieme agli altri volontari, sperimentando da una parte l’esperienza di indipendenza ed autonomia e dall’altra uno stile di vita basato sull’accoglienza e la condivisione.
Il Progetto ”Spreco Zero” si allinea agli obiettivi propri dell’IPF Emmaus , che mirano in particolare alla prevalente funzione pedagogica del Servizio Civile nazionale, affermando l’impegno alla realizzazione delle condizioni fondamentali affinché l’esperienza proposta abbia come finalità ultima l’attenzione ai giovani coinvolti nel Progetto ed il miglioramento quantitativo e qualitativo dei servizi nei quali essi verranno inseriti.
Dall’analisi effettuata sul territorio del Comune di Reggio Calabria emerge dunque che tra le problematiche che caratterizzano la popolazione ivi residente, una delle più importanti riguarda la necessità di rispondere in maniera sempre più adeguata ed efficace ai bisogni di quelle persone che si vengono a trovare a vivere in condizioni di povertà. Questa è causata da diversi elementi (come la disoccupazione, il basso reddito, l’immigrazione, ecc..) che conducono alla mancanza di una corretta alimentazione ed addirittura all’impossibilità di permettersi dei pasti. Il progetto, attraverso la mensa (sempre aperta), garantisce un pasto caldo a chiunque ne abbia bisogno. Inoltre vengono distribuiti pacchi alimentari alle famiglie bisognose una volta a settimana.Nonostante ciò non bisogna dimenticarsi di un altro obiettivo fondamentale, ovvero la realizzazione di un’esperienza intesa come momento di auto-riflessione, di ripensamento e di scoperta per i volontari di “Spreco Zero”.
I diritti dei minori nel corso degli anni hanno subito sostanziali modifiche, infatti, si collocano all’interno dei diritti fondamentali dell’uomo, riconosciuti, oltre che nelle disposizioni nazionali, nei trattati e nelle dichiarazioni internazionali.
La comunità internazionale ha manifestato sensibilità nell’evidenziare che il soggetto in formazione ha dei diritti che gli ordinamenti interni devono non solo riconoscere, ma anche garantire e promuovere, attraverso dichiarazioni di principio che enunciano i fondamentali diritti umani riconosciuti all’uomo e al cittadino.
Di fronte a un fenomeno, diventato strutturale e che continua a consumarsi ormai a ritmo quotidiano, occorre attivarsi a tutela dei bambini che giungono in Italia senza un adulto di riferimento e avere un sistema di accoglienza e di tutela che sia in grado di creare per loro condizioni e prospettive di vita sostenibili.
In tale contesto intendiamo progettare e mettere in atto azioni in grado di sostenere e produrre cambiamento, attraverso iniziative in grado di “costruire e recuperare socialità e partecipazione”, favorire la costruzione di stabilità e certezza di diritto per i minori stranieri non accompagnati, integrando i diversi interventi di accoglienza, cura ed emancipazione e realizzando progetti individualizzati di benessere e cittadinanza.
Considerata l’assenza sul territorio del Comune di Reggio Calabria di centri diurni per anziani, nasce la necessità di attivare questo servizio con l’obiettivo generale di qualificare i servizi di assistenza e di sostegno all’autonomia degli anziani anche con disabilità per la realizzazione di azioni finalizzate allo sviluppo psico-fisico, all’inclusione sociale e alla riduzione dell’emarginazione. Obiettivo prioritario dell’azione progettuale è quello di migliorare la qualità della vita di cittadini anziani residenti nel Comune di Reggio Calabria, contrastando il disagio sociale, l’isolamento, l’esclusione sociale, degli anziani e dei loro familiari attraverso il potenziamento dei servizi, attraverso la sperimentazione di spazi di azione, proposta e progettazione di interventi sulle tematiche comprese nel settore.
L’intenzione è quella di riuscire a dare risposte molteplici a diversificati ma fondamentali bisogni: partendo dal bisogno fisico e quello psico-fisico creare uno strumento rivolto al benessere dell’anziano ed altresì strumento di socializzazione, integrazione e svago, nonché uno strumento di risposta ai bisogni della famiglia della persona anziana coinvolta, affinché lo stesso divenga risorsa e non motivo di aggravio. Attorno al progetto ruotano vari propositi: migliorare la qualità della vita quotidiana degli anziani soli, supportandoli nelle necessità quotidiane e alleviando la solitudine dell’anziano privo di una rete parentale sufficientemente forte (tale da sostenerlo emotivamente e praticamente); promuovere, inoltre, l’integrazione dell’anziano nella comunità di appartenenza e la ricostruzione dei “legami” con il mondo esterno; realizzare un luogo di socializzazione in cui gli anziani ultrasessantacinquenni residenti nel Comune di Reggio Calabria, possano esprimersi attraverso le attività ricreative, sportive e creative proposte dall’IPF, realizzate con l’impiego di volontari, ai quali viene data una opportunità di crescita professionale e personale nel settore socio-sanitario-assistenziale.