Si parte da Pizzo Calabro
La mattina da dedicare al centro storico di Pizzo, ricca di testimonianze architettoniche Aragonesi, invasori di questa importante cittadina della Costa degli Dei. Principale testimonianza aragonese è il Castello Murat, voluto da Ferdinando I di Aragona nel 1492, edificio dalla struttura quadrangolare a picco sul Tirreno. Dedicato a Gioacchino Murat, che qui fu tenuto prigioniero e fucilato nell’ottobre del 1815, propone un interessante percorso museale tra ricostruzioni storiche e testimonianze dei drammatici avvenimenti legati al generale francese, tra arredi, quadri e abiti d’epoca. All’uscita dal castello, obbligata sosta golosa in una delle gelaterie di piazza della Repubblica, anima di quella che viene definita la città del gelato. Tipica delizia di Pizzo è il suo tartufo, inventato negli anni Cinquanta, gelato alla nocciola a forma di semisfera con un cuore di cioccolato fondente fuso e l’esterno ricoperto di cacao amaro in polvere. Una passeggiata sul lungomare Cristoforo Colombo, nella parte bassa della cittadina, consente di apprezzare la bellezza del litorale, respirare il mare e ammirare la città dal basso. Fine della mattinata nel suo cuore storico che da piazza della Repubblica sale verso la zona alta; corso Giuseppe Garibaldi è l’arteria che taglia in due il centro, animata da locali, botteghe e negozi, dove fare qualche acquisto. Poi fermata alla chiesa di San Giorgio, sempre nel centro storico, costruzione barocca dal bel portale in marmo del 1632. Prima di partire alla volta di Tropea, pranzo in uno dei locali della città magari concedendosi solo un antipasto a base di cozze o vongole e un primo scegliendo tra i tortiglioni melanzane e spada e le linguine allo scoglio, sempre accompagnati da un buon bianco del Tirreno.